mercoledì 18 ottobre 2017

"Lifesum" - La App che ci aiuta a capire come mangiamo

"Siamo quello che mangiamo", recita un noto detto.


Nulla di più vero. Ma sappiamo veramente come e cosa stiamo mangiando?


Stiamo assumendo abbastanza proteine? Stiamo forse esagerando con i grassi? Mangiamo frutta e verdura a sufficienza?


Empiricamente, ognuno di noi può rispondersi da solo: "oggi a pranzo ho mangiato la pasta, per cui con i carboidrati sono a posto"; "ieri sera ho mangiato una fiorentina da 1 kg, per cui con le proteine sono a posto"; "ho condito l'insalata con l'olio, per cui con i grassi sono a posto".


Okay, in linea di massima può andare bene, ma si può anche fare di meglio, in modo da identificare con relativa esattezza dove vi siano carenze o, al contrario, eccessi.


Come faccio sempre quando scrivo sul mio blog, non voglio trattare temi generici ma parlarvi direttamente della mia esperienza, per cui mi prendo due minuti per raccontarvi come sono approdata alla app di "Lifesum".


Tutto iniziò quest'estate, quando mi resi conto che non mi sentivo in forma come avrei voluto essere (e come avrei dovuto essere, visto che praticavo sport e mangiavo bene - o almeno, io ero convinta che fosse così -).


Compresi che doveva esserci qualcosa di sbagliato nella mia dieta, per cui feci alcune ricerche su Internet, visitai dei siti che parlavano di alimentazione e qui scoprii che c'erano vari metodi per tenere monitorate, nell'arco della giornata, sia la qualità che la quantità di cibo assunto.


Imparai che la cosa principale era definire in quali percentuali ripartire l'introito calorico totale giornaliero, e qui, cari miei, si apre un mondo, perchè ognuno dice la sua; abbiamo gli entusiastici della Dieta Zona che esaltano il metodo 40-30-30 (40% da carboidrati, 30% da proteine e 30% da grassi); di contro, ci sono i "fans" della "low-fat & high-carb" che sostengono che l'ideale sia un approccio 80-10-10 (80% da carbo, 10% da proteine e 10% da grassi).


Nel mezzo, ci sono poi altri approcci più "moderati" che sostengono o un 50-20-30 (50% da carbo, 20% da proteine e 30% da grassi) o un ancora più "politically correct" 60-20-20 (60% da carbo, 20% da proteine e 20% da grassi).


Io, che come tutti i "VNP" (Very Normal People) sono di corsa tutto il giorno e non ho tempo di stare dietro alle percentuali, ho deciso che, a fronte di questa vasta gamma di approcci, avrei tagliato la testa al toro e avrei obbedito ad un solo comandamento: ASCOLTA IL TUO CORPO.


Sì, perchè lui non sbaglia mai, lui SA che cosa ti fa bene e che cosa ti danneggia, ed è pronto a mandarti segnali in ogni istante, quando si rende conto che stai effettuando scelte poco salutari.


Detto questo, pur non volendo sposare nessuno degli approcci sopra descritti, ero comunque curiosa di capire in che modo stessi mangiando: quanti carbo introducevo? Quante proteine? Quanti grassi?


Così, sempre dopo essermi documentata, scaricai sul mio Smartphone una app chiamata "Lifesum", una sorta di "diario alimentare" in cui segnare di volta in volta quello che mangi e lei, dopo aver categorizzato gli alimenti assunti, ti dice in che percentuale hai introdotto i vari macronutrienti.








Come "Lifesum" ci sono altre app studiate con la medesima finalità (vi posso citare "Cron-o-Meter", molto completa ma totalmente in inglese, quindi non esattamente immediata come utilizzo; oppure "Balance", la nuova nata in casa Runtastic); io ho scelto "Lifesum" perchè la trovo completa in quanto a indicizzazione degli alimenti e, soprattutto, veloce nella registrazione dei pasti, sicchè non ci perdo mai più di tre minuti quando devo inserire quello che ho mangiato.L'utilizzo di "Lifesum" mi ha aperto gli occhi, nel senso che, dopo appena una settimana di devota registrazione dei pasti, ho subito capito dove stessi "cannando" di brutto e ho compreso i motivi del mio basso stato di forma.
















In pratica, ho scoperto che in quel periodo stavo assumendo molti carboidrati, pochissime proteine (meno del 10%!!!) e MOLTI grassi (quasi il 40% delle calorie totali giornaliere!), il che mi causava problemi di ipoglicemia reattiva con conseguente sensazione di spossatezza ed affaticamento.




Decisi, quindi, di cambiare strategia alimentare e, sempre con l'aiuto di "Lifesum", modificai la mia dieta in modo da "riequilibrare" le percentuali.




Non che fossi diventata improvvisamente una fanatica dei numeri, ma volevo arrivare in fondo alla faccenda e tornare a stare bene!


Andando per tentativi ed ascoltando sempre e comunque il mio corpo, mi assestai su un approccio di tipo 70-10-20, ovvero 70% da carbo, 10% da proteine e 20% da grassi, che è quello che tutt'ora seguo in quanto mi rendo conto mi fa stare veramente bene, proprio come desideravo.


L'aver abbassato l'introito di grassi da quasi il 40% al 20% o poco più ha rivoluzionato totalmente il mio stato di forma: adesso ho molta più energia, lucidità mentale, una digestione migliore e, soprattutto, ho stabilizzato la glicemia, tanto che non ho più avuto episodi di iperglicemia ed ipoglicemia reattiva.


Quello a cui fondamentalmente puntavo era proprio una stabilizzazione della glicemia, perchè sappiamo tutti che gli sbalzi glicemici e i problemi di insulino-resistenza possono portare a patologie ben più gravi come il diabete di tipo 2. 


Come si suol dire, "prevenire è meglio che curare"!


Questo percorso, ed il raggiungimento dell'obbiettivo, è stato possibile proprio grazie all'utilizzo di una semplice app, motivo per cui mi sento caldamente di consigliarla a chi, come me, fosse interessato a sistemare la propria alimentazione in modo da ottenere una maggiore efficienza, sia fisica che mentale, in tutti i campi della vita.


Alla prossima!


Francesca di Sport & Sapori









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