martedì 24 ottobre 2017

Ode alla Campagna - La mia vita a Gaione

Oggi mi sento particolarmente bucolica (come sempre accade dopo un week-end trascorso in mezzo al verde di casa mia) per cui vorrei condividere con i miei lettori le gioie della vita in campagna, soprattutto quando la campagna si trova a cinque minuti da ogni tipo di necessità (supermercato, lavanderia, ottico, benzinaio, negozio di animali e farmacia, solo per citarne alcuni).
Io vivo a Gaione, una località di poche anime che fa parte del comune di Parma, ormai dal 2009.


Il centro nevralgico di Gaione è rappresentato dalla chiesa (un'antica pieve del XII secolo), da villa Paganini, dal Podere Catena e dal pub McQueen.


Messa in questo modo potrebbe sembrare il massimo dello squallore e della morte sociale, ma vi assicuro che non è così, perchè di movimento, a Gaione, ce n'è sempre parecchio, soprattutto durante la stagione estiva, quando impazzano le sagre di paese.
Prima di trasferirmi a Gaione ho sempre vissuto in città, e quindi ho sempre creduto che la vita di città fosse l'unica possibile: muoversi in autobus, andare in centro a fare compere o solo per un giro, portare il cane al Parco Ducale o in Cittadella.


Da quando ho abbandonato la città per la campagna, ho scoperto un modo di vivere totalmente diverso, più a contatto con la natura e con se stessi.


Io, poi, che sono geneticamente introversa, ho trovato nella campagna la mia dimensione ideale, tanto che adesso un ritorno alla città lo vedo come assolutamente improbabile.
In campagna, il tempo scorre con un ritmo tutto suo, rallentato, contemplativo. 
Ti alzi presto al mattino, spalanchi le finestre e ti trovi davanti i campi, verdi, bagnati di rugiada.
Altro che i casermoni della città.
Durante la bella stagione, io amo fare colazione sul balcone, osservando con occhio grato i prati che circondano casa mia.
In quel momento, vi assicuro che non vorrei essere da nessun'altra parte.
Cuore e mente trovano una pace indescrivibile.
Poi si esce con il cane per una corroborante passeggiata all'aria aperta.
Il nostro percorso preferito è lungo la strada sterrata che porta a Villa Paganini (nella foto in alto) e poi al Podere Catena, passando per la Chiesa; una bella strada quasi sempre deserta, immersa nella quiete della campagna, ove si incrociano saltuariamente solo altre persone con i cani o qualche sporadico runner in allenamento.
Accanto alla Chiesa c'è anche un recinto con i cavalli, ed io e Gino ci fermiamo sempre per dare un saluto a queste magnifiche bestie (in realtà Gino abbaia e si dimena, sfidando impavido la loro mole).


Da marzo a ottobre, Gaione è anche il paradiso dei runner, in quanto sono innumerevoli i percorsi che si snodano lungo le carraie.


Io mi sono allenata innumerevoli volte su quelle carraie, arrivando fino a Corcagnano durante i miei "lunghi" di oltre 20km (quanto mi mancano quelle splendide corse di oltre due ore...).


Se fino allo scorso anno il problema dei runner di Gaione era come affrontare la buia stagione invernale, da quando il comune ha inaugurato la pista ciclabile Gaione-Campus, completamente illuminata, chi ama correre (e può farlo solo alla sera tardi) non deve più rischiare la pelle affrontando strade buie e trafficate ma può divertirsi tranquillamente lungo questa bella pista che porta al Campus.


Io, adesso che non corro, la percorro con Gino quando usciamo in passeggiata, dopo il lavoro, e stiamo fuori anche un'ora e mezza, in completa sicurezza: è molto piacevole, e devo dire che questo "benefit" non ha fatto che accrescere la mia passione per Gaione, se mai ce ne fosse stato bisogno.


Come ho detto sopra, Gaione significa anche sagre, e tra l'estate e il mese di settembre, le occasioni di fare festa si sprecano.
La più famosa è la Sagra Settembrina, che si prolunga per tutto il mese, dal venerdì sera alla domenica.


Di solito vengono chiamate delle orchestre di ballo liscio a movimentare le serate ed è bello affacciarsi al balcone e sentire la musica provenire dalla Chiesa, ove viene organizzata la sagra.


Quando ci sono le sagre, mi piace, dopo cena, scendere con Gino e raggiungere la Chiesa, passeggiando a suon di mazurca! 😄


Insomma, la mia vita in campagna è senza dubbio una vita felice, quella che più rispecchia il mio essere, la mia intima solitudine, la mia riservatezza.
Durante la notte, ci sono un silenzio ed una pace che a vivere in città non te le sogni neanche.


A Gaione ho trovato la mia dimensione ideale, e sono sicura che non farò mai più ritorno in città.


Un abbraccio ai miei lettori e alla prossima!


Francesca di Sport&Sapori







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