martedì 31 ottobre 2017

Volersi Bene e Perdono - Riflessioni Autunnali

Per me, il ritorno all'ora solare e il conseguente aumento delle ore di buio ha un solo significato: tirare i remi in barca e lasciarsi cullare da quella piacevole sensazione di stanchezza che porta a stendersi a letto, coperti da un plaid caldo, con un buon libro in mano e il cagnolino accoccolato di fianco che ronfa.
Questo è esattamente il modo in cui ho trascorso il week-end appena terminato, quello che, appunto, ha segnato l'addio all'ora legale e la gioia di dormire un'ora in più.




Io sono sempre stata un'iperattiva, e l'alternanza di ora solare ed ora legale non ha mai influenzato le mie attività sportive: se c'era da muoversi, lo si faceva in ogni caso, con la luce e con il buio, con la giornata lunga e con quella corta.


Quest'anno le cose stanno andando diversamente; dal momento che mi sento molto più pacata, tranquilla ed in pace con me stessa, sento di non avere la necessità di sfogare all'esterno rabbia, ansie e frustrazioni che non mi appartengono più, e che rappresentavano la causa di tutto lo sport che ho sempre praticato, anche in maniera sconsiderata.


Ritengo che la mia alimentazione abbia considerevolmente influito su queste modificazioni caratteriali: da quando mangio soprattutto frutta, verdura, cereali integrali ed ho ridotto la quantità di carne e pesce, la mia mente si è "riappacificata" con se stessa e con il mondo esterno, liberandosi dal pesante fardello di ansie e sensi di colpa che l'hanno accompagnata in questi anni.


Ieri mattina ho consumato una dolcissima ed appagante colazione costituita da un frullato maxi di banane, mango e pera, uno dei miei preferiti in quanto la dolcezza della pera matura si sposa alla perfezione con il resto della frutta; alla frutta ho aggiunto fiocchi di avena puri al 100%, un paio di datteri, quinoa soffiata, un misurino di proteine in polvere e qualche pezzo di carruba fresca, un frutto poco conosciuto che ha il sapore del cacao e che ha conferito al mio frullato una consistenza "cioccolatosa"!
Ho consumato il mio frullato seduta sul divano, con il cucchiaio e direttamente dal bicchiere del frullatore, con ai piedi un paio di caldissime babbucce in lanina, la musica come sottofondo e assaporando ogni singola cucchiaiata, immensamente grata per quel prezioso momento dedicato a me stessa e al mio piacere.




Grazie a questi piccoli e all'apparenza insignificanti gesti quotidiani, ho riscoperto il piacere di VIZIARSI e di VOLERSI BENE, gratificandosi con quello che più ci aggrada.
Ho capito che la vita è troppo breve per trascorrerla in una perenne battaglia contro se stessi in primis e contro le persone che ci circondano in secundis, che siano esse i colleghi di lavoro, i vicini di casa o i parenti più o meno stretti.




Da quando mi sono liberata da ansia e sensi di colpa ho imparato a PERDONARE: perdonare me stessa, perdonare chi mi ha ferita, perdonare i miei genitori, che stanno invecchiando e non si meritano certo il mio rancore, legato a fatti del passato che una persona adulta quale sono dovrebbe avere ormai superato.


Anche il pranzo, ieri, ha assunto le medesime note di gratificazione e dolcezza della colazione, tanto che dopo, appagata e felice, mi sono coricata a letto a leggere, insieme a Gino, che era contento di avermi a casa con lui.
Dopo il riposino, ho portato Gino a fare una bella passeggiata in campagna poi mi sono allenata con 80 minuti di spinning rilassanti, costanti, al ritmo di una musica che spingeva senza però far accellerare troppo il battito cardiaco, esattamente quello che mi ci voleva per concludere in bellezza una giornata dedicata al relax.
Per cena, ho cucinato della quinoa con broccoli, cavolini di Bruxelles e salmone selvaggio tagliato a dadini, il tutto saltato in padella con aromi e spezie (io ho usato curcuma e zenzero) e accompagnato dalla consueta insalatona di ortaggi crudi.




Ieri mi sono voluta bene, da mattina a sera, e mi sono gratificata con attività e cibo che mi hanno profondamente appagata; il tutto senza muovermi da casa, perchè tutto ciò di cui avevo bisogno era esattamente lì, a mia disposizione, sotto i miei occhi.


A volte penso a quelle persone che, la domenica pomeriggio, si chiudono nei centri commerciali, in mezzo alla confusione, una confusione che essi stessi cercano, perchè il caos permette di distrarsi, sebbene momentaneamente, da se stessi e dai propri conflitti irrisolti.


E' sicuramente molto più difficile mettersi lì, da soli, guardarsi in faccia, leggersi dentro e prendersi la responsabilità della propria salute, fisica e psicologica.


Molti scelgono la via di fuga, quella dell'immersione nella massa, nel "branco", in modo da nascondere i problemi sotto al tappeto; io ho imparato a scegliere il confronto diretto con me stessa e con i miei demoni, e da quel momento ho scoperto una pace interiore mai provata prima.


Siamo solo alla fine di ottobre, l'inverno è ancora lungo da passare, ed il mio proposito è quello di trascorrerlo così, a volermi bene, a gratificarmi, a gestire con calma la mia vita e ad essere più presente in quelle di chi mi vuole bene, a partire dai miei genitori.


Un caldo abbraccio


Francesca di Sport&Sapori







Nessun commento:

Posta un commento